Legge di Bilancio 2018: Ristutturazioni

Enrico Evangelisti on 09/01/2018

La legge di Bilancio 2018 ha introdotto importanti novità per quanto riguarda le ristrutturazioni. Anche per l’anno in corso infatti sono stati prorogati gli incentivi fiscali per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione edilizia. La Legge di Bilancio come accaduto in passato garantisce numerose detrazioni e incentivi per coloro che effettuano dei lavori in casa.

Legge di Bilancio 2018 ristrutturazioni: come funziona

L’ormai famoso bonus ristrutturazione nel 2018 sarà pari ad una detrazione Irpef del 50% con un tetto massimo di spesa di 96 mila euro. La detrazione è valida per tutti i lavori iniziati a partire dal 1 gennaio, mentre dal 2019 invece si tornerà alla detrazione che è stata prevista dalla norma del TUIR, ossia un bonus Irpef del 36% con un limite massimo di 48mila euro.

Legge di BIlancio 2018 ristrutturazioni: chi può usufruirne

Dal 2012 le spese che vengono sostenute per questo tipo di lavori godono di un’aliquota agevolata grazie alle misure adottate dai Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni. Chi può usufruire del bonus ristrutturazioni? In base alle disposizioni indicate nella legge di Bilancio 2018 sono:

  • il proprietario dell’immobile
  • chi gode di nuda proprietà
  • il titolare di un diritto reale di godimento (in caso di usufrutto, uso, superficie o abitazione)
  • locatario o comodatario
  • socio di cooperative divise e indivise
  • soggetto che produce redditi in forma associata (società semplici oppure imprese familiari)
  • imprenditore individuale (solo per l’imprenditore non strumentale o merce).

I lavori con cui sarà possibile accedere ai benefici fiscali sono gli stessi previsti nel 2017. Coloro che usufruiscono del bonus ristrutturazioni, come accade anche per l’ecobonus e il sismabonus, dovranno inviare per via telematica all’Enea le informazioni riguardanti gli interventi effettuati. In seguito l’autorità effettuerà un monitoraggio per valutare anche l’impatto dei lavori di ristrutturazione sul risparmio energetico. Le informazioni ricevute verranno in seguito rielaborate e inviate anche al Ministero dello Sviluppo economico.

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