Luce e illuminazione in casa e in ufficio

Enrico Evangelisti on 27/05/2017

Lampade di design: modelli e novità 2017

Si temeva che la rivoluzione led avrebbe annullato la forma. Così non è stato. Anzi: complice la libertà progettuale, le nuove lampade inaugurano un decorativismo fluido e leggero. Non solo. I led consentono soluzioni integrate nell’architettura con scenografici effetti luminosi. Qui potrete trovare un esempio di quanto appena detto.

Non semplicemente lampada ma luce creativa, polo attrattivo dell’attenzione. Superate ormai le funzioni standard le lampade sono oggi molto più che un accessorio. Si scelgono come un vero e proprio pezzo d’arredo e la loro presenza è importante per caratterizzare e definire lo stile dell’ambiente. Maxi o mini, classiche o contemporanee, vintage o hi-tech, quando la sospensione è dedicata alla sala da pranzo deve mettere in luce il tavolo e i piatti.

Nella scelta è bene valutare il consumo del tipo di sorgente luminosa scelta e la tipologia di luce calda o fredda (solitamente da evitare in ambienti domestici), diffusa, diretta o indiretta. Meglio preferire modelli che creano un cono di luce concentrato sul tavolo e quelli doppio uso, ovvero che proiettano un fascio di luce diffusa verso l’alto e concentrata verso il basso soluzione che rende l’ambiente più grande e decisamente più accogliente. In generale, una fonte brillante, come una luce alogena o a led, farà risaltare gli oggetti sul piano illuminato, mentre una tovaglia chiara rifletterà piacevolmente la luce. Per tavoli di lunghezza o diametro fino a 180-200 cm è sufficiente una sola lampada centrale con ampio diffusore; se le dimensioni sono maggiori, meglio scegliere due o tre lampade medio-piccole da collocare sopra il tavolo, allineate o anche in ordine sparso a diverse altezze. Saranno esteticamente gradevoli e funzionali a illuminare senza lasciare in ombra i commensali. È infine utile poter regolare l’intensità luminosa con un dimmer da utilizzare a seconda delle esigenze: una luce più intensa durante il pasto, più morbida e soffusa durante la conversazione creeranno una giusta e piacevole atmosfera.

Lampadari: a quale altezza appenderli?

C’era una volta il lampadario. E c’è ancora! Tornato di gran moda, unisce funzionalità e valenza decorativa. Al di là dell’aspetto estetico: come ci si deve regolare quando è il momento di appenderli.

Per illuminare una stanza di dimensioni inferiori a 20 mq con soffitto più alto di 3 m, il lampadario deve scendere di circa 80 cm; 80-90 cm sono la distanza giusta da calcolare anche a partire dal piano del tavolo. Quando invece il plafone è più basso, possono bastare 50 cm. Nel caso di un ambiente particolarmente ampio, occorre prevedere sospensioni aggiuntive oppure può essere una soluzione quella di integrarle con altri punti luce (come piantane e applique), circa uno per ogni 15-20 mq. Per quanto riguarda la potenza, ognuno deve garantire circa 1.300-1.400 lumen (pari ai vecchi 100 watt). Un’altra problematica è la scelta del tipo di lampadina: poiché in soggiorno la luce deve avere tonalità calda ed essere in grado di creare un’atmosfera rilassante si vanno bene lampadine Cfl (fluorescenti compatte) o a Led.

Progettare la luce

Il segreto di una casa ben illuminata? Lampade integrate con l’architettura.

La miniaturizzazione nel campo dell’illuminazione permette di integrare le sorgenti luminose nell’architettura di interni fino a farle scomparire. Pavimenti, colonne, lesene e controsoffitti diventano essi stessi luminosi.

In generale, la prima regola, sia per i nuovi interventi, sia per le ristrutturazioni, è quella di progettare lo schema di impianto elettrico con i relativi punti luce e le prese (magari previsti in eccesso rispetto al minimo indispensabile) prima o contemporaneamente al progetto degli arredi. E non, come spesso accade, in un momento successivo.

Dove la sorgente luminosa è integrata completamente nell’architettura, fino a scomparire quasi del tutto, la luce diventa materia d’invenzione impalpabile.

Ecco alcuni esempi pratici di queste lampade architetturali:

  • File di luci possono essere nascoste dietro lo spessore del ripiano di una libreria in legno o, meglio in vetro, anche colorato
  • Strip a bassa potenza e a filo pavimento che esaltino un volume come ad esempio il bancone di una cucina a vista.
  • Una vasca freestanding in vetro oppure in onice o in pietre preziose può essere retroilluminata per un bagno che unisce wellness e scenografia
  • Led inseriti nelle fughe dei controsoffitti sortiscono un doppio effetto: riproporzionano una stanza troppo alta e al tempo stesso provvedono alla corretta illuminazione d’ambiente. Soluzione ancora più utile se non si vuole intervenire direttamente su pareti affrescate o in mattoni a vista.

L’illuminazione a binario è sempre più flessibile e componibile, anche grazie elementi che si posizionano in verticale. Si tratta di una soluzione che si rivela utile soprattutto se una parte del living è pensata come piccola galleria d’arte, in virtù di una presenza sempre più discreta perché si tratta di strutture sottili e miniaturizzate, in linea con la dematerializzazione e la leggerezza.

Come illuminare il soggiorno

Per l’illuminazione del soggiorno, ambiente destinato ad attività differenti, è bene ricorrere a varie tipologie di lampade che rispondano alle diverse funzioni. In genere si ricorre ad uno schema a più livelli: luci destinate all’illuminazione generale (per esempio lampade da parete e piantane che provvedono a fornire un’illuminazione di sottofondo), luci intermedie che evidenziano una particolare zona, per esempio la libreria o la parete dove si trovano i quadri, e luci d’accento orientate verso una scultura o esse stesse luci-scultura.

La disposizione dei mobili condiziona in modo determinante l’illuminazione, prima di tutto perché si devono predisporre le prese elettriche. Le funzioni di solito presenti in un living di ampie dimensioni sono la zona pranzo e la zona conversazione: in genere è consigliabile prevedere una piantana a bracci orientabili che serva da cerniera luminosa tra le due aree. In alternativa andranno previsti un lampadario sul tavolo da pranzo e delle applique nel living. Se esiste una lunga parete destinata ai quadri, alla libreria o all’home theatre si può ricorrere a faretti scorrevoli lungo binari e che possono essere orientati a seconda delle esigenze. Se i divani sono disposti ad angolo, una lampada da tavolo può essere collocata sul tavolino tra i due imbottiti. Una luce specifica va sempre posta accanto alla seduta dedicata all’angolo lettura.

 

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