Muri portanti in laterizio: Cosa sono e come riconoscerli
I muri portanti, come dice il termine stesso, sono le pareti che sorreggono l’intera struttura della casa. È facile quindi intuire perché siano così importanti ai fini di una ristrutturazione, soprattutto quando si prende in considerazione l’eventualità di abbatterne uno.
Come anticipato in precedenza, abbattere i muri portanti è possibile, basta affidarsi alle conoscenze di un esperto che, sul campo, potrà fare una perizia dettagliata verificando se la parete che si vuole demolire sia o meno ‘eliminabile’.
Non tutti i muri maestri sono costruiti nello stesso modo, infatti ce ne sono in laterizio, in pietra e in tufo.
Oggi, nello specifico, parleremo di quelli in laterizio, scoprendo qualcosa di più sulla loro struttura interna e il loro utilizzo.
Muri portanti in laterizio: Di cosa sono fatti
Per realizzare una parete portante in laterizio sono due gli elementi necessari:
– I blocchi in laterizio
– La malta di allettamento
La resistenza meccanica dei blocchi viene determinata e dichiarata dal produttore stesso, grazie alla marcatura CE. Su questa etichetta ogni azienda è obbligata a segnalare le caratteristiche fondamentali dell’elemento come forza di adesione, resistenza alla compressione e reazione al fuoco.
Per quanto riguarda le malte invece queste possono essere o a prestazione garantita o a composizione prescritta. Una diversificazione questa che dipende sempre dalle loro performance meccaniche.
Muri in laterizio: le tipologie
A loro volta le pareti in laterizio si suddividono in tre differenti categorie ben distinte tra loro:
– Murature monostrato, ovvero quando (per esempio quando abbiamo dei blocchi di grandi dimensioni) lo spessore del muro coincide con lo spessore dell’elemento impiegato.
– Murature a doppio strato o pluristrato, ovvero quando lo spessore della parete si ottiene mediante due o più strati in laterizio, che possono essere vicini o distanziati fra loro.
– Murature miste, ovvero quando gli strati sono fra loro compenetrati, formando una struttura sufficientemente collegata.
Muri portanti in laterizio: Come riconoscerli
La cosa migliore per riconoscere un muro portante è procurarsi la planimetria dell’edificio, all’interno della quale le pareti maestre saranno segnate con uno spessore maggiore rispetto ai semplici muri divisori, che appariranno molto più sottili.
Trattandosi di muri portanti, è sempre meglio chiedere l’aiuto di un esperto (come un architetto o un ingegnere) che sappia verificare in modo inconfutabile il tipo di parete che si ha davanti.
Muri portanti in laterizio: Dopo quanto abitare una casa
La realizzazione di un muro in laterizio prevede l’utilizzo una discreta quantità di acqua durante le diverse fasi di costruzione. È per questo motivo quindi che una volta terminato il lavoro è necessario attendere che la muratura abbia smaltito tutta l’umidità in eccesso. Essa infatti, appena realizzata, contiene una quantità di acqua pari a circa il 15% del proprio peso. L’edificio pertanto avrà bisogno di qualche mese di massima ventilazione prima di raggiungere la sua ‘composizione ottimale’, diventando così abitabile.
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