Ristrutturare la tua casa, ora è facile grazie alle detrazioni

Enrico Evangelisti on 30/11/2016

Ristrutturare casa può essere una buona occasione per risparmiare sulla dichiarazione dei redditi. A conti fatti, in 10 anni, si può recuperare più della metà di quanto si è speso. L’importante è che le spese siano correttamente documentate con fattura e bonifico.

Ti aiutiamo a capire quali documenti sono necessari per poterle richiedere.

Ecco cosa c’è da sapere:

Documenti necessari

  1. Detrazioni per ristrutturazioni edilizie

Per fruire della detrazione è necessario pagare con bonifico bancario o postale da cui risultino causale del versamento, codice fiscale dei contribuenti che usufruiscono della detrazione e codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Non c’è più l’obbligo d’invio della comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate e quello di indicare il costo della manodopera nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori. È diventata obbligatoria, invece, l’indicazione dei dati catastali dell’immobile oggetto di ristrutturazione nella dichiarazione dei redditi. Per detrarre le spese sostenute devi conservare le fatture in cui vengono indicati i beneficiari della detrazione e le ricevute dei bonifici. Per le ristrutturazioni sulle parti comuni condominiali si può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, in cui attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione. La comunicazione di inizio lavori all’ASL non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non ne prevedono.

  1. Detrazioni sul risparmio energetico

Per fruire della detrazione è necessario pagare con bonifico bancario o postale da cui risultino causale del versamento, codice fiscale dei contribuenti che usufruiscono della detrazione e codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Devi inoltre conservare le fatture in cui vengono indicati i beneficiari della detrazione e le ricevute dei bonifici. Per gli interventi sulle parti comuni condominiali si può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, in cui attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione.

Per fruire della detrazione sulle spese energetiche è necessario acquisire:

  • una dichiarazione (detta asseverazione) che attesti che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti. In caso di esecuzione di più interventi sullo stesso edificio la dichiarazione può essere unica e omnicomprensiva. L’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del direttore dei lavori. Per la sostituzione di finestre e infissi, e nel caso di caldaie a condensazione con potenza inferiore a 100 kW, può essere sostituito da una certificazione dei produttori. In caso di autocostruzione dei pannelli solari, è sufficiente l’attestato di partecipazione ad un apposito corso di formazione.
  • L’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica, che comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio. Questo documento è redatto al termine dell’esecuzione degli interventi, utilizzando procedure indicate dai Comuni e dalle Regioni. Se tali procedure non sono state deliberate può essere prodotto l’attestato di qualificazione energetica che deve essere predisposto da un tecnico abilitato secondo lo schema previsto dalla legge. Questo documento non è più necessario per la sostituzione delle finestre, l’installazione dei pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
  • La scheda informativa relativa agli interventi realizzati che deve contenere i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese, i dati dell’edificio su cui i lavori sono stati eseguiti, il tipo di intervento eseguito e il risparmio di energia che ne consegue e il relativo costo specificando la parte relativa alle spese professionali.

Questi tre documenti devono essere redatti da un tecnico abilitato iscritto al rispettivo ordine e collegio professionale (ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, dottori agronomi, dottori forestali e periti agrari) che in caso di più lavori può essere unico. ( Se vuoi saperne di più su come aumentare l’efficienza energetica della tua casa ti invitiamo a leggere questo articolo)

Per questi lavori non c’è l’obbligo d’invio della comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate e non è più obbligatorio indicare il costo della manodopera nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori.
La comunicazione di inizio lavori all’ASL non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non ne prevedono.

Cosa comunicare all’Enea

Entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere telematicamente all’Enea, tramite il sito www.acs.enea.it ottenendo la ricevuta informatica, la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati. La data di fine lavori, dalla quale decorre il termine per l’invio della documentazione all’Enea, coincide con il giorno del collaudo che, se non è richiesto per la tipologia di intervento effettuato, può esser sostituito da idonea documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori o dal tecnico che compila la scheda informativa. Non sono valide le autocertificazioni del contribuente.

I documenti vanno conservati fino al termine della detrazione

Ricordati che se inserisci queste spese nella dichiarazione dei redditi, devi conservare tutta la documentazione fino alla fine del godimento della detrazione. Ad esempio se hai fatto il 730/2013 per legge devi conservare la dichiarazione dei redditi fino al 31 dicembre 2017, ma se hai inserito le spese di ristrutturazione sostenute nel 2012, dovrai conservarne la documentazione relativa fino al termine previsto per il 730/2022 sui redditi del 2021 (anno in cui inserirai l’ultima rata di detrazione che ti spetta), quindi fino al 2026.

L’Iva è agevolata

Sui lavori di ristrutturazione edilizia e su quelli di riqualificazione energetica è previsto il pagamento dell’iva agevolata al 10%. Tuttavia, se nella ristrutturazione vengono forniti beni di valore significativo, l’iva al 10% si applica a questi beni esclusivamente per il valore della manodopera impiegata. Ad esempio per una ristrutturazione del costo di 20.000 euro in cui i beni significativi hanno un valore di 12.000 euro, l’iva al 10% si applica su 16.000 euro, infatti, la differenza tra il costo totale della ristrutturazione e il valore dei beni significativi è di 8.000 euro, di conseguenza i beni vengono tassati al 10% solo per 8.000 euro, sui restanti 4.000 euro si applica l’iva al 22%. I beni significativi sono gli ascensori, i montacarichi, gli infissi esterni e interni, le caldaie, i video citofoni, le apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria, i sanitari e rubinetteria dei bagni e gli impianti di sicurezza.

Un aiuto nel disbrigo delle pratiche burocratiche

Tutte le attività burocratiche, saranno gestite da un team di geometri, esperti nel settore delle pratiche municipali (C.I.L.  o C.I.L.A.) e catastali, così che potrai legittimare i tuoi, e usufruire dei vantaggi offerti dalle detrazioni fiscali, il 50% di ciò che spendi oggi ti vieni restituito in 10 anni.

Dopo aver scelto il progetto dei tuoi sogni noi otterremo tutte le autorizzazioni necessarie, mentre tu non dovrai fare altro che scegliere i materiali e le componenti che andranno a caratterizzare i tuoi ambienti: anche qui ti sosterremo in ogni acquisto, e se lo vorrai, ti daremo la possibilità di accedere a una serie di sconti presso i nostri partner ufficiali fino al 40 % del valore di listino.

Al termine di questa fase preliminare, dovrai solo attendere che le nostre squadre, composte da operai qualificati e tecnici altamente specializzati, realizzeranno quell’angolo di paradiso che aspettavi da tanto da tempo: il tutto nel pieno rispetto della Normativa vigente e del Testo Unico della Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro.

Alla consegna delle chiavi, ti verranno fornite tutte le certificazioni di conformità degli impianti (idrico, scarico, gas, elettrico e condizionatori), l’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.), la piantina catastale aggiornata, e una copia di tutta la documentazione presentata in comune.

 

Il Loft, esempio di ristrutturazione nel cuore del centro storico

L’intervento si inserisce in una suggestivo scorcio del centro storico di Roma nel Rione Monti.

L’esigenza del cliente era quella di dare un nuovo look al suo loft, con l’intento di enfatizzare la grande volta a botte che di fatto racchiude l’ambiente, accentuando con una fine rasatura lo stacco dell’unghia a ridosso della cucina.

Tutto lo spazio disponibile è razionalmente distribuito, con il muretto della cucina che fa da schiena al divano, dietro al quale giganteggia la cappa in acciaio inox.

Trattandosi di un piano terra, particolare attenzione è stata posta all’illuminazione, sia artificiale, con dei punti luce a parete che addolciscono la linea curva della volta, che naturale con l’installazione di un infisso in ferro, con un profilo minimale.

Per una nostra consulenza scrivici all’indirizzo info@efarchidesign.it

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